venerdì 29 febbraio 2008

Giornali, giornalisti e lo sguardo sul mondo

Un tempo pensavo che occorresse essere vergini. Nello sguardo, nella mente, e nella volontà. Poi ho capito che non può essere. Ognuno è sempre se stesso, proprio sempre. Non si può abdicare a se stesso e al proprio sentire. E’ per questo che il giornalista non può fare a meno del proprio sarcofago di idee, del proprio armamentario ideologico. L’importante è che lasci gli interessi fuori dalla porta. Marxianamente, che divida lo spirito dal profitto. Non mi impongo di non avere idee. Anzi, a questo punto le concimo, le irroro, do loro fiato. E, montanellianamente certifico la mia appartenenza, non la nascondo. E, con Kant, dico che la realtà non esiste. Esiste la percezione che ne abbiamo. E tanto la viviamo. Allora lasciamo scorrere i principi, le idee che ci conducono e che danno fiato al nostro essere, e diamo così forma alle cose, ai fatti, e alle sensazioni che esse ci producono. Siamo spettatori e tanto attori, mai dimenticarlo. Mai abdicare al ruolo attivo del nostro respiro e del nostro vivere.

venerdì 22 febbraio 2008

Il luogo dove i libri non muoiono

E' a Frassineto Po (AL), in un'ex sala da ballo di un km e mezzo di metri lineari, la più grande rivendita italiana di libri pubblicati dalle piccole e medie case editrici italiane (una trentina per ora, ma altre venti si dovrebbero aggiungere all'appello). Libri altrimenti destinati al macero, e che sugli scaffali sono proposti con uno sconto sul prezzo di copertina che va dal 30 al 75%. Ma non solo vecchie edizioni, magari introvabili altrove: anche novità, per le quali c'è una sezione apposita. All'orizzonte anche gemellaggi importanti, come la Fiera del Libro della vicina Torino. Nella speranza di non farsi fagocitare dai soliti grandi nomi.
Booklet, Piazza Vittorio Veneto, 4 - Frassineto Po. Orari: solo sabato e domenica, 9-13.30 e 14.30-19.
(Fonte: La Stampa 17 febbraio 2008)